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B) Progettare il villaggio e sperimentare impianti e strutture architettoniche eco-mimetiche ( elementi tecnologici che non interferiscano visivamente con la vita del villaggio).
La società potrà collaborare con altri istituti di ricerca per la messa a punto delle strutture specifiche con la tipologia nuragica.
Questi edifici saranno progettati specificamente per non alterare in nessun modo gli equilibri preesistenti sulle aree stesse.
Indipendenti ed autonomi sia dal punto di vista energetico che dello smaltimento rifiuti e avranno tutti i requisiti di sicurezza per la prevenzione incendi e per l’incolumità di chi le abita.
C) Costruire l’insediamento, preparare l’area, restaurare ed adattare gli edifici esistenti. Gestire o dare in gestione a terzi i corsi di adeguamento professionale per gli istruttori e le guide. Gestire l’attività del parco. Riconvertire gli utili in opere di manutenzione e di ripristino dell’area e delle preesistenze archeologiche con particolare attenzione al dissesto idro-geologico. Intraprendere iniziative di ricerca e di scavo su siti archeologici limitrofi.

 

Programma di intervento del parco tematico culturale “villaggio nuragico”

A
-”opere di intervento immediato per la preparazione e la manutenzione dell’area” utilizzando la formula dei campi di lavoro estivi sul tipo volontariato
un esempio di questo diffuso sistema si può trovare sul sito:
http://www.oikos.org/campi/Francia2005.htm


1) Riportare il fondo alla sua originale funzione agricola pastorale procedendo alla pulizia del fondo e dei monumenti da rovi e delle sterpaglie al fine di ridurre gli incendi e salvare le essenze tipiche della zona ( quercia da sughero, olivastri, pino marittimo, corbezzolo, lentisco, mirto, piante da frutto, vigneti).
2) Effettuare opere di consolidamento in pietra locale al fine di convogliare e frenare le acque, secondo le antiche tecniche, verso  l'alveolo dei fossi  ripristinando i laghetti di raccolta che erano sempre presenti in prossimità del villaggio.
Questa fase richiede un approfondimento sullo studio del terreno per convogliare,  le sorgenti presenti sulla montagna verso  laghetti di raccolta secondo la tecnica nuragica.

3) Progetto di recupero dei fabbricati  esistenti .
Come citato in precedenza nella zona di gruttiacque esistono numerosi fabbricati diroccati, quali stalle, ovili e ricoveri, sparsi su tutta l'area. Questo primo obbiettivo richiede un investimento finanziario da parte delle istituzioni.

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